Pavarotti e amichetti
Di quello che penso ho già un po' parlato in un post precedente, però parlando con veri appassionati ed esperti di musica (io sono praticamente sordo da questo punto di vista) un po' stupiti di questa santificazione postuma, mi sono ricordato della divina Arletty che di quell'omone inqualificabile di De Gaulle diceva con ironia mista a disprezzo "i francesi a volte scambiano un uomo grande per un grande uomo"... così gli italiani fanno confusione tra potenza vocale e arte... è proprio vero che per farsi ascoltare in questo paese bisogna urlare...
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